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Salve Lettori,
Continua a piovere nel centro-sud del Brasile, gli smottamenti di terreno si moltiplicano e le inondazioni aumentano, mentre il conteggio delle vittime è arrivato quasi a 400 e gli sfollati si contano ormai a migliaia. La zona più colpita è quella della `serra´ dello stato di Rio de Janeiro, la zona montuosa tutt’attorno alla città del Pan di Zucchero, che già all’epoca coloniale era zona di villeggiatura per l’imperatore Don Pedro II e l’imperatrice Teresa Cristina di Borbone (nata a Napoli), che danno il nome alle due delle cittadine più colpite, Teresopolis e Petropolis. A Teresopolis le vittime confermate sono 163, a Petropolis 39, a Nova Friburgo 169: sono le località più colpite perché situate in zone impervie, dove gli smottamenti di terreno si trasformano in valanghe di fango, rocce e detriti che seppelliscono tutto a valle, e perché sono località di villeggiatura cresciute del 40% negli ultimi anni in modo selvaggio, senza un piano urbanistico e controlli adeguati.
Le precipitazioni di quest’anno sono particolarmente violente e soprattutto molto prolungate, giorni e giorni di seguito di piogge forti (che si protrarranno, secondo i metereologi, ancora per vari giorni): ma sono le stesse piogge d’estate (australe) che avvengono puntualmente tutti gli anni in questo periodo nel centro e sud del Brasile. Eppure tutti gli anni provocano catastrofi: l’anno scorso, a un centinaio di chilometri dalla zona colpita in questi giorni, proprio nella notte di Capodanno, vari smottamenti di terreno seppellirono 53 persone nell’area di Angra dos Reis, e in aprile una serie di frane provocarono la morte di oltre 300 persone a Niteroi e nel Morro do Bumba. «Sembravano le immagini dello tsunami in Indonesia», ha commentato in televisione un uomo che è sopravissuto per miracolo a Teresopolis dopo aver visto a tempo l’onda di fango carica di case e alberi abbattuti venirgli addosso a 60 chilometri all’ora. Il governatore dello stato di Rio, Sergio Cabral, ha chiesto l’intervento delle Forze armate dopo aver sorvolato assieme alla nuova presidente brasiliana, Dilma Rousseff, la zone più colpite. La Rousseff ha percorso le vie allagate di Nova Friburgo e si è incontrato con i superstiti dell’inondazione.
L’intervento delle forze dell’ordine sarà necessario non solo per coadiuvare gli sforzi dei soccorritori e della Croce Rossa, ma anche per evitare saccheggi nelle località e nei quartieri che le autorità hanno fatto sfollare come misura preventiva. Gli sfollati nello stato di Rio sono già cinquemila e il numero è destinata a salire con i crolli e i nuovi smottamenti di terreno che i tecnici prevedono per le prossime ore.
Il salone della moda Fashion Rio, in corso a Rio de Janeiro, ha reso omaggio oggi alla stilista carioca Daniela Conolly, di 39 anni, morta con tutti i suoi cari nella casa di famiglia a Itaipava, sempre nella `serra´ di Rio. Tragedie analoghe, anche se in misura minore, si sono svolte anche negli stati di San Paolo e Minas Gerais, dove decine di comuni sono sommersi da inondazioni e hanno decretato lo stato d’emergenza.
Commenti
Stanno con le mani a grattarsi sulla pancia..Fra77 ha scritto:Ma comunque già siamo in crisi noi,pensa come stanno male i politici...
Loro stanno meglio di noi!