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Prandelli: «Che emozione tornare da ct a Firenze»
Mer Set 08 2010, 12:21
l commissario tecnico presenta la sfida contro le Far Oer che si giocherà nella città dove ha guidato la Fiorentina per cinque anni: «Sentirò delle emozioni fortissime. I tifosi viola? Ci sosterranno». Caso portiere: «Deciderò a chi affidare la maglia da titolare dopo aver parlato sia con Sirigu che con Viviano». Cassano leader: «Si sente protagonista. E questo può fare la differenza»
FIRENZE, 4 settembre - «Non sarà una partita come le altre». Cesare Prandelli, ct della Nazionale, presenta in conferenza stampa la sfida con le Far Oer che si giocherà a Firenze, la città dove il commissario tecnico ha allenato per cinque anni: «Sentirò delle emozioni fortissime quando sarò seduto sulla mia panchina da cui ho guidato la Fiorentina per tante stagioni. I tifosi viola? Ci sosterranno».
PROBLEMA PORTIERE - L'incertezza di Sirigu sul gol fanno discutere sul suo ruolo da titolare. Prandelli mette tutto in discussione e rivela che sceglierà all'ultimo momento: «Deciderò a chi affidare la porta dell'Italia solo dopo aver parlato con Viviano e con Sirigu. Cosa ho pensato dopo la vittoria? Che avremmo lavorato tre giorni tranquilli a Coverciano»
CASSANO LEADER - Protagonista contro l'Estonia, incoronato dal selezionatore azzurro: Cassano ha la pelle sempre più azzurra: «Cassano si sente partecipe, parte del gruppo e protagonista. E questo può fare la differenza. Ho ritrovato un Cassano maturato: il matrimonio con Carolina gli ha dato serenità, ma è anche cresciuto come giocatore. L'ho definito un esempio perché quando vedi che un giocatore arriva per primo nello spogliatoio, e se parli di situazioni tattiche che di solito non prendono e invece è lui a proportele, capisci che come giocatore è cresciuto, è diverso. Un episodio mi ha fatto capire: parlavamo di calcio e di campionato, e lui lo faceva in modo diverso da quando eravamo alla Roma. Prima per lui il calcio era solo fantasia e genialità. Ora si sente responsabilizzato».
POSSIAMO DARE DI PIÙ - «Questa Nazionale può dare molto ma molto di più». Cesare Prandelli non si esalta più di tanto per il successo della sua Italia a Tallinn, ricordando a tutti che la ricostruzione è appena all'inizio. «L'ho sempre detto - ribadisce il ct, dal ritiro di Coverciano - ci vuole pazienza. E come quando qualcuno vuole costruire un grattacielo, scava le fondamenta e trova subito difficoltà. Il calcio italiano - aggiunge - ha molta più qualità di quello che ora noi immaginiamo. Ma stiamo appena alle fondamenta, abbiamo cominciato a capire come dobbiamo giocare. E se riusciamo a vedere che grattacielo verrà, è veramente un edificio molto bello».
Commento=beh ha ragione prandelli in italia ci sono molti ragazzi talentuosi pero come mi disse un mio "amico" in italia posto per i giovani non c'è ne ,per fondare nel mondo calcistico bisogna andare in inghilterra e in spagna ,in italia solo sei sei un vero fuoriclasse riesci a entrare in prima squadra subito e questo è un gran difetto
FIRENZE, 4 settembre - «Non sarà una partita come le altre». Cesare Prandelli, ct della Nazionale, presenta in conferenza stampa la sfida con le Far Oer che si giocherà a Firenze, la città dove il commissario tecnico ha allenato per cinque anni: «Sentirò delle emozioni fortissime quando sarò seduto sulla mia panchina da cui ho guidato la Fiorentina per tante stagioni. I tifosi viola? Ci sosterranno».
PROBLEMA PORTIERE - L'incertezza di Sirigu sul gol fanno discutere sul suo ruolo da titolare. Prandelli mette tutto in discussione e rivela che sceglierà all'ultimo momento: «Deciderò a chi affidare la porta dell'Italia solo dopo aver parlato con Viviano e con Sirigu. Cosa ho pensato dopo la vittoria? Che avremmo lavorato tre giorni tranquilli a Coverciano»
CASSANO LEADER - Protagonista contro l'Estonia, incoronato dal selezionatore azzurro: Cassano ha la pelle sempre più azzurra: «Cassano si sente partecipe, parte del gruppo e protagonista. E questo può fare la differenza. Ho ritrovato un Cassano maturato: il matrimonio con Carolina gli ha dato serenità, ma è anche cresciuto come giocatore. L'ho definito un esempio perché quando vedi che un giocatore arriva per primo nello spogliatoio, e se parli di situazioni tattiche che di solito non prendono e invece è lui a proportele, capisci che come giocatore è cresciuto, è diverso. Un episodio mi ha fatto capire: parlavamo di calcio e di campionato, e lui lo faceva in modo diverso da quando eravamo alla Roma. Prima per lui il calcio era solo fantasia e genialità. Ora si sente responsabilizzato».
POSSIAMO DARE DI PIÙ - «Questa Nazionale può dare molto ma molto di più». Cesare Prandelli non si esalta più di tanto per il successo della sua Italia a Tallinn, ricordando a tutti che la ricostruzione è appena all'inizio. «L'ho sempre detto - ribadisce il ct, dal ritiro di Coverciano - ci vuole pazienza. E come quando qualcuno vuole costruire un grattacielo, scava le fondamenta e trova subito difficoltà. Il calcio italiano - aggiunge - ha molta più qualità di quello che ora noi immaginiamo. Ma stiamo appena alle fondamenta, abbiamo cominciato a capire come dobbiamo giocare. E se riusciamo a vedere che grattacielo verrà, è veramente un edificio molto bello».
Commento=beh ha ragione prandelli in italia ci sono molti ragazzi talentuosi pero come mi disse un mio "amico" in italia posto per i giovani non c'è ne ,per fondare nel mondo calcistico bisogna andare in inghilterra e in spagna ,in italia solo sei sei un vero fuoriclasse riesci a entrare in prima squadra subito e questo è un gran difetto
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