Scribblenauts
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Scribblenauts
Mar Ago 10 2010, 17:14
L’ultimo progetto dei ragazzi di 5th Cell, il neo arrivato Scribblenauts, è la naturale evoluzione del lavoro fin’ora svolto: il developer in oggetto infatti ha firmato in passato prodotti del calibro di Lock’s Quest e, cosa molto più interessante ai fini della nostra analisi, Drawn to Life: quello che ci veniva richiesto era di creare il protagonista della nostra avventura, dandogli la forma che meglio credevamo, magari rendendolo il più possibile somigliante a noi stessi; con un volo pindarico di eguale audacia, stavolta al centro di tutto viene messo non il giocatore in prima persona, ma piuttosto la sua creatività. Scribblenauts vuole infatti invitare ciascun giocatore a risolvere in modo assolutamente unico ciascuno dei tantissimi puzzles all’interno dei quali dovremo di volta in volta creare gli espedienti necessaria far raggiungere a Maxwell, il protagonista, l’agognata Starite. Le premesse ci avevano strabiliato, ma alla prova dei fatti come si comporta questo atipico e visionario progetto?
Partiamo dagli aspetti più ovvi: graficamente Scribblenauts non aspira a diventare lo stato dell’arte in materia tecnologica. Personaggi, oggetti e fondali sono tratteggiati con stile cartoon esco e minimalista, in un 2D che ben si adatta alle specifiche del DS e che, pur con movimenti abbastanza goffi e impacciati, strappa più di un sorriso per originalità e colore. E’ anche da rilevare una caratterizzazione del tutto nuova per personaggi e animali, i quali, come se si trattasse di un papercraft, paiono essere assemblati da pezzi diversi senza curarsi dell’attenzione al dettaglio. Una scelta audace ma anche funzionale, calzante soprattutto alla luce dell’atmosfera che si respira giocando; atmosfera rinvigorita anche dal comparto audio, contraddistinto da qualche mugugno non sempre chiarissimo ma soprattutto da sottofondi carini, a volte anche ripetitivi nel mood, ma mai stancanti o monotoni.
Forse 5th Cell si è concentrata troppo sull’aspetto creativo di Scribblenauts, che infatti è curatissimo e non presenta sbavature (difficilissimo trovare parole che non diano risultati, una volta esclusi i nomi specifici di persone o marche protette da copyright), ma che rappresenta paradossalmente un altro limite alla giocabilità. Un esempio su tutti: ci sono oggetti, persone e mostri che permettono una furbesca e rapida soluzione di ogni enigma. Prendiamo ad esempio uno stage action nel quale dovevamo divincolarci all’interno di una sorta di prigione: è bastato digitare “Buco Nero” nel nostro notepad e trascinare l’anomalia spaziale nelle location infestate da malviventi e poliziotti, e via libera. L’escamotage del “Buco Nero” è comparabile a quello del “Drago”, grosso animale quasi invincibile che vi leverà di torno tutti gli impedimenti animali al raggiungimento della Starite del livello. Va detto che lo spirito che anima Scribblenauts non è quello di superare ogni stage il prima possibile, ma è invece quello di spingere ciascuno a trovare soluzioni inedite (che vengono premiate con un sistema di punteggi ingegnoso ma non sempre efficace), tuttavia alla prima difficoltà le scorciatoie non mancano, e solo i più onesti e volenterosi passeranno più di qualche minuto in un singolo stage.
Fonte: Nitendomain
Partiamo dagli aspetti più ovvi: graficamente Scribblenauts non aspira a diventare lo stato dell’arte in materia tecnologica. Personaggi, oggetti e fondali sono tratteggiati con stile cartoon esco e minimalista, in un 2D che ben si adatta alle specifiche del DS e che, pur con movimenti abbastanza goffi e impacciati, strappa più di un sorriso per originalità e colore. E’ anche da rilevare una caratterizzazione del tutto nuova per personaggi e animali, i quali, come se si trattasse di un papercraft, paiono essere assemblati da pezzi diversi senza curarsi dell’attenzione al dettaglio. Una scelta audace ma anche funzionale, calzante soprattutto alla luce dell’atmosfera che si respira giocando; atmosfera rinvigorita anche dal comparto audio, contraddistinto da qualche mugugno non sempre chiarissimo ma soprattutto da sottofondi carini, a volte anche ripetitivi nel mood, ma mai stancanti o monotoni.
Forse 5th Cell si è concentrata troppo sull’aspetto creativo di Scribblenauts, che infatti è curatissimo e non presenta sbavature (difficilissimo trovare parole che non diano risultati, una volta esclusi i nomi specifici di persone o marche protette da copyright), ma che rappresenta paradossalmente un altro limite alla giocabilità. Un esempio su tutti: ci sono oggetti, persone e mostri che permettono una furbesca e rapida soluzione di ogni enigma. Prendiamo ad esempio uno stage action nel quale dovevamo divincolarci all’interno di una sorta di prigione: è bastato digitare “Buco Nero” nel nostro notepad e trascinare l’anomalia spaziale nelle location infestate da malviventi e poliziotti, e via libera. L’escamotage del “Buco Nero” è comparabile a quello del “Drago”, grosso animale quasi invincibile che vi leverà di torno tutti gli impedimenti animali al raggiungimento della Starite del livello. Va detto che lo spirito che anima Scribblenauts non è quello di superare ogni stage il prima possibile, ma è invece quello di spingere ciascuno a trovare soluzioni inedite (che vengono premiate con un sistema di punteggi ingegnoso ma non sempre efficace), tuttavia alla prima difficoltà le scorciatoie non mancano, e solo i più onesti e volenterosi passeranno più di qualche minuto in un singolo stage.
Fonte: Nitendomain
- GianlucaLover Member
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Re: Scribblenauts
Mar Ago 10 2010, 18:34
Complimenti...
- SpaccaLover Member
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Re: Scribblenauts
Mer Ago 11 2010, 12:03
Simpaticissimo!
- SpaccaLover Member
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Re: Scribblenauts
Dom Set 19 2010, 14:10
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